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17 febbraio 2018 ore 16:00
Salon du Chocolat 2018 - Palco Centrale - Fiera Milano Cuty
 

"La pasticceria mediatica: un viaggio nella comunicazione - non sempre dolce - del "dolce" tra cinema, tv e social network".

Elisa Ambanelli, Autrice e Produttrice TV

Clelia D'Onofrio, giornalista e conduttrice TV

Riccardo Pasini, Autore e Produttire TV

Marco Pastore, fondatore di Fuudly

Manuela Costantini, concorrente di MasterChef

MODERANO ANNA PRANDONI E ANDREA W. CASTELLANZA

Al Salon Du Chocolat di Milano è di scena la "pasticceria mediatica", Anna Prandoni e Andrea W. Castellanza  moderano un incontro con molti ospiti e dove il tema della comunicazione cinetelevisiva e social del mondo del cibo dolce è protagonista. Anna Prandoni rompe gli indugi chiedendo subito a Clelia d'Onofrio del suo passaggio da "nume tutelare" del giornalismo e dell'editoria enogastronomica con il coordinamento epr anni delle edizioni de Il Cucchiaio d'Argento a riconosciuta star della cucina in Tv come giudice rispettatissima di BAKE OFF Italia. Clelia d'Onofrio si schermisce, in fondo il suo curriculum era noto, ma le sue capacità televisive, espresse con la sintesi che il mezzo pretende, hanno sorpreso anche lei. In fondo, spesso una espressione davanti ad un piatto, un accenno benevolo, in televisione sono efficaci più di molte parole.

Tavola Spigolosa al Salon Du Chocolat 2018

Clelia D'Onofrio, giornalista e giudice di Bake Off Italia

Riccardo Pasini, autore e produttore TV, si fa portavoce di ciò che è la drammaturgia televisiva, al di là del cibo come contenuto, che diventa motivazione di creazione di una narrazione, in cui l'espressione di un giudice e la reazione sincera di un concorrente  ad una critica o ad un apprezzamento diventano il vero succo del racconto televisivo, al di là del prodotto o della materia prima gastronomica che è solo apparentemente protagonista.

Riccardo Pasini, autore TV

Con Elisa Ambanelli sollecitata da Anna Prandoni la discussione vira su come oggi si senta sempre di più l’esigenza di sentire e percepire il cibo "vero" e non soltanto vederlo intermediato: la limitazione televisiva che trasforma il cibo in altro da sé ormai necessita di una sorta di "liberazione" . 

Manuela Costantini

Elisa Ambanelli, produttrice

Elisa Ambanelli concorda ma giustifica il processo di "spersonalizzazione" del cibo, sottolineando come esso sia sempre stato non solo sostentamento e fonte di piacere gustativo, ma anche un mezzo di racconto, quasi sociologico e psicologico, e che la TV ovviamente non si può far sfuggire le potenzialità di un argomento così importante e "viscerale" per l'essere umano.

Manuela Costantini, fresca dell'esperienza di concorrente di Masterchef, sollecitata da Andrea W. Castellanza racconta di un rapporto coi giudici-chef limitato alla registrazione delle puntate, in cui la concertazione dei concorrenti rimane comunque sempre sull'oggetto del cucinare, anche se la percezione dello spettatore è maggiormente colpita da aspetti più legati alle personalità e alle storie dei protagonisti.

Marco Pastore, di Fuudly

Riccardo Pasini, un po' controcorrente, afferma che secondo lui il cibo in TV non ha ancora conquistato le reti generaliste, confinato al successo social e alle trasmissioni dei canali per abbonati. Ogni contenuto televisivo è figlio della rete che lo trasmette e, forse, non è così vero che il cibo in tv sia una bolla esagerata destinata a "scoppiare" nel breve.

Marco Pastore, proprio approfittando del corto circuito tra TV e social network ha inventato Fuudly, piattaforma di condivisione, gruppo di ascolto, salotto mediatico in cui il tema del contendere è la TV (ed in particolare le trasmissioni sul food) attraverso internet ed i social network.

Anna Prandoni insiste sul ritorno ad un salutare e sacrale rispetto del cibo, in contrapposizione al metacibo, al food, che riempie le menti, le discussioni, le serate sul divano, ma senza gusto e forse senza ponderarne l'importanza. Quindi "Più cibo e meno food!" anche nel caso della cucina dolce.

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Come di consueto lo “Spigolo”, curato da Andrea W. Castellanza,  introduce l'argomento con una riflessione sul concetto di esplosione mediatica della pasticceria televisiva e social: tra personaggi agli onori delle cronache di costume a milioni di fan discepoli di Iginio Massari, fino ai numeri impressionanti degli influencer del dessert, in una profusione di foto, video, momenti più o meno memorabili immortalati con incredibile tenacia e frequenza. Per fortuna che spesso il dolce ci viene riproposto in memorabili brani cinematografici dove il sogno e l'appagamento del gusto la fanno da padrone. "Non di solo Pan... di Spagna vive l'uomo!"

Il fotoracconto della serata

CREDITS

Linda Turri - Coordinamento

Caterina Perazzi - Organizzazione

Paola Rachele Perno - Team Sole 24 ore Business School

Roberta Cannizzo - Team Sole 24 ore Business School

Francesca Apollonio - Team Sole 24 ore Business School

Chiara Sammarco - per Salon du Chocolat

si ringraziano Roberto Magro e Sabina Bovo

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